L’evoluzione della ICT e l’espansione del crimine informatico hanno indotto le Autorità Giudiziarie di molti Paesi e le rispettive forze di polizia (in collaborazione con gli organismi internazionali preposti) a sviluppare accordi di collaborazione e studiare nuove strategie e modalità operative di intervento nel settore del cybercrime considerato ormai da tutti i Paesi tra i crimini più emergenti e destinatario di risposte adeguate.
Nel 2012, nel valutare gli esiti di uno studio di fattibilità, la Commissione europea ha deciso di istituire il Centro Europeo Criminalità Informatica (denominato EC3) presso l’Europol , quale punto di riferimento per la lotta alla criminalità informatica tra i Paesi partner, nel preciso intento di supportare questi ultimi nella costruzione di una adeguata capacità operativa e di analisi e nell’attivazione di indagini comprendenti la cooperazione internazionale.
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